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La qualita’ e la potenza del giovanotto si erano gia’ intraviste nella sua ultima sortita vittoriosa di Milano,ma obbiettivamente la performance di Azzeccargarbugli nel Criterium Partenpeo 2015,ci ha quasi incantato per per come si e’ materializzata lungo tutti i 1500 metri della gara.Innanzitutto il dato tecnico piu’importante e’ il riferimento cronometrico finale che parla di un 1.28.9 (con gli ultimi metri in virtuale souplesse)e conferma che l’alfiere della Effevi,training aureo del Team Botti, ha messo insieme un percorso su ritmi da millemetrista.Poi la bellezza statuaria del modello ci porta a fantasticare su quale possa essere la sua prestanza fisica dopo il passaggio d’eta’ e sugli impegni classici dell’anno prossimo che immaginiamo di primissimo livello.La chiosa finale non puo’ non indirizzarsi sull’interpretazione di Fabio Branca che,per la verita,non aveva un compito oltremodo difficile da onorare sul figlio di Kodiac,ma la leggerezza con cui ha imposto all’avanguadia il suo Azzaccagarbugli, la scansione magistrale dell’andatura,la spinta decisa nella fase conclusiva (solo un paio di blande toccatine con la frusta per tenerlo ben inquadrato), sono state degne di un jockey che ha gran testa e gran classe.Chapeu,

giuli vitolo