Ieri venerdi 11 febbraio era in in programma ad Agnano una bellissima TQQ con ben ventuno cavalli al via sul doppio chilometro e suddivi su tre nastri.Come spessissimo accade le operazioni di avvio sono state a dir poco laboriose con svariati richiami di partenza(ne abbiamo perso il conto), ed al dunque ci sono stati circa 45 minuti di ritardo sull’orario ufficiale.Il dopo gara ha scatenato da piu’ parti, secondo costume,le piu’accese polemiche che in certi casi,bisogna rimarcarlo con forza, sono andate ben oltre la piu’ decente e comprensibile indignazione.
Ecco il nostro parere che,crediamo,o,almeno speriamo,possa fare chiarezza a chi ha ancora le idee molto confuse su questo annoso problema delle famigerata PARTENZA ALLA TEDESCA.
Ribadiamo,innanzitutto,che la TQQ di ieri era davvero bella e bisogna tentare di confezionarle sempre cosi con tutti i rischi che poi ne derivano.Il PROBLEMA FONDAMENTALE e’ che la partenza alla tedesca in tutte,o quasi, le piste italiane non si puo’ programmare per un dato tecnico e strutturale praticamente inconfutabile e cioe’ quello che evidenzia un PALESE DISLIVELLO tra le pistine di entrata e la pista da corsa stessa.Tale ineluttabile inconveniente,ovviamente, avvantangia in maniera spropositata i cavalli che partono con i numeri esterni.Detto questo,l’appplicazione del Regolamento che prevede l’appiedamento severo dei guidatori che procurano l’annullamento di una partenza, sarebbe un deterrente decisivo per risolvere,almeno in parte, il problema.Se,poi, non si vuol percorrere,come dire,la strada maestra,quella dell’applicazione delle regole,sarebbe opportuno ritornare al vecchio sistema di avvio da fermo.
Se,poi, ancora, un giorno,continuando a stigmatizzare alcune incongruenze eclatanti che affiggono da anni il nostro trotto, vogliamo parlare dell’utilita’ e della presunta spettacolarita’ dell’OPEN STRECHT, geniale invenzione a dir poco antisportiva che avvantaggia i cavalli che corrono passivi per tutta la gara e,poi, in arrivo, spesso e volentieri vanno a battere un avversario che se l’e’ sudata proprio tutta ,ne saremmo ben felici.Parole al vento? Purtroppo,pensiamo,proprio di si…
giulio vitolo